Diversamente dalle interfacce proprietarie menzionate nella precedente sezione, alcune interfacce hanno avuto un maggiore consenso e quindi sviluppate secondo i criteri standard del settore. Due interfacce in particolare hanno seguito questa transizione, e rappresentano oggi il cuore del settore:
5.3.2.1. IDE/ATA
IDE st� per Integrated Drive Electronics. Questa interfaccia originaria verso la fine degli anni 80, utilizza un connettore di tipo 40-pin.
| Nota bene |
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| Il nome corretto di questa interfaccia � "AT Attachment" (o ATA), ma l'utilizzo del termine "IDE" (il quale si riferisce ad un dispositivo mass storage compatibile -ATA) viene in alcuni casi ancora usato. Tuttavia il remainder di questa sezione utilizza il nome corretto — ATA. |
ATA implementa una topologia bus, con ogni bus in grado di supportare due dispositivi mass storage. I suddetti dispositivi sono conosciuti come master e slave. Questi termini possono ingannare, in quanto possono implementare una forma di relazione tra i dispositivi stessi; ma non � il nostro caso. La scelta del dispositivo master e di quello slave, viene fatta attraverso l'uso dei jumper block su ogni dispositivo.
| Nota bene |
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| Una recente innovazione � rappresentata dall'introduzione delle capacit� di selezione del cavo su ATA. Questo tipo di innovazione necessita l'utilizzo di un cavo speciale, un controller ATA, e di dispositivi mass storage che supportano la selezione del cavo (normalmente attraverso una impostazione jumper della "selezione cavo"). Quando configurato correttamente, la selezione del cavo elimina la necessit� di modificare i jumper quando si muovono i dispositivi; la posizione del dispositivo sul cavo ATA, denota se esso sia master oppure slave. |
Una variazione di questa interfaccia mostra i diversi modi attraverso i quali le tecnologie possono essere implementate tra loro, altres� introduce la nostra interfaccia standard del settore. ATAPI rappresenta una variazione dell'interfaccia ATA, e st� per AT Attachment Packet Interface. Utilizzata principalmente dalle unit� CD-ROM, ATAPI � conforme agli aspetti elettrici e meccanici dell'interfaccia ATA, ma utilizza il protocollo di comunicazione dell'interfaccia successiva — SCSI.
5.3.2.2. SCSI
Conosciuta come Small Computer System Interface, SCSI come viene conosciuta oggi, viene ideata nei primi anni 80, ed � stata dichiarata standard nel 1986. Come ATA, SCSI f� un uso della topologia bus. Tuttavia, essi non presentano altre similitudini.
L'utilizzo della topologia bus, significa che ogni dispositivo presente sul bus, deve essere in qualche modo identificato. Mentre ATA supporta solo due dispositivi differenti per ogni bus, dando ad ognuno di essi un nome specifico, SCSI esegue tale operazione assegnando ad ogni dispositivo presente su di un bus SCSI, un indirizzo numerico unico o SCSI ID. Ogni dispositivo su di un bus SCSI deve essere configurato (generalmente tramite jumper o per mezzo di interruttori[1]) per rispondere al proprio SCSI ID.
Prima di continuare nella nostra discussione, � importante notare come lo standard SCSI non rappresenta una interfaccia singola, ma una famiglia di interfacce. Vi sono diverse aree nelle quali SCSI varia:
Lo standard SCSI originale descritto riportava una topologia bus nel quale erano presenti otto righe per il trasferimento dei dati. Questo significa che i primi dispositivi SCSI erano in grado di trasferire i dati ad un byte per volta. Con il passare degli anni, lo standard � stato esteso in modo da permettere alcune implementazioni che permettevano l'uso di sedici righe, raddoppiando cos� la quantit� di dati in grado di essere trasferiti. Le implementazioni SCSI originali "8-bit" venivano identificate come SCSI narrow, mentre quelle nuove a 16-bit erano conosciute come SCSI wide.
Originariamente, la velocit� del bus per SCSI � stata impostata su 5MHz, permettendo di avere una velocit� di trasferimento sul bus SCSI a 8-bit originale pari a 5MB/secondo. Tuttavia le successive revisioni dello standard, hanno raddoppiato la velocit� fino ad ottenere 10MHz, e cio� 10MB/secondo per SCSI narrow e 20MB/secondo per SCSI wide. Come con la larghezza del bus, le modifiche nella velocit� del bus hanno dato luogo a nuovi nomi, come ad esempio la velocit� del bus di 10MHz chiamato fast. Successivi miglioramenti hanno dato luogo all'ultra (20MHz), fast-40 (40MHz), e fast-80[2]. Miglioramenti nella velocit� di trasferimento hanno portato alla creazione di diverse versioni, come ad esempio ultra160 bus speed.
Combinando questi termini � possibile indicare diverse configurazioni SCSI. Per esempio, "ultra-wide SCSI" si riferisce ad un bus SCSI a 16-bit eseguito a 20MHz.
Lo standard SCSI originale utilizzava un single-ended signaling; costituito da una configurazione elettrica dove solo un conduttore � stato utilizzato per passare un segnale elettrico. Implementazioni successive hanno permesso l'utilizzo di un signaling differenziato, dove vengono usati due conduttori per passare i segnali. Lo SCSI differenziale (il quale � stato rinominato high voltage differential o SCSI HVD), possiede il beneficio di ridurre la sensibilit� al rumore elettrico e permette una maggiore lunghezza del cavo, esso non � mai diventato comune nel campo informatico. Una successiva implementazione, conosciuta come low voltage differential (LVD), ha avuto molto pi� seccesso diventando uno dei requisiti per i bus speed pi� elevati.
La larghezza di un bus SCSI non solo indica la quantit� di dati in grado di essere trasferiti ad ogni ciclo, ma determina anche il numero di dispositivi che possono essere collegati ad un bus. SCSI normali supportano 8 dispositivi indirizzati in modo unico, mentre gli SCSI wide ne supportano 16. In entrambi i casi, dovete assicurarvi che tutti i dispositivi siano impostati per poter utilizzare uno SCSI ID unico. Due dispositivi che condividono un ID singolo, possono causare dei problemi che a loro volta portano ad una corruzione dei dati.
Un'altra cosa da ricordare � che ogni dispositivo presente sul bus utilizza un ID. Ci� include lo SCSI controller. Spesso, purtroppo, gli amministratori di sistema dimenticano tutto questo, impostando inavvertitamente il dispositivo in modo da utilizzare lo stesso SCSI ID come controller del bus. Ci� significa che, in pratica, solo 7 (o 15, per SCSI wide) dispositivi possono essere presenti in un bus singolo, in quanto ogni bus deve riservare un ID per il controller.
| Suggerimento |
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| Molte implementazioni SCSI sono in grado di eseguire uno scanning del bus SCSI; ci� viene regolarmente usato per confermare che tutti i dispositivi siano configurati correttamente. Se la scansione del bus ritorna lo stesso dispositivo per ogni SCSI ID singolo, ci� significherebbe che quel dispositivo � stato impostato incorrettamente per lo stesso SCSI ID dello SCSI controller. Per risolvere questo problema, riconfigurare il dispositivo in modo da usare uno SCSI ID diverso (unico). |
A causa dell'architettura del bus SCSI, � necessario terminare correttamente entrambe le estremit� del bus. Tale terminazione pu� essere eseguita posizionando il carico dell'impedenza elettrica corretta, su ogni conduttore che costituisce il bus SCSI. Tale operazione rappresenta un requisito elettrico; senza di esso, i diversi segnali presenti sul bus, saranno riportati sulle estremit� del bus, ingarbugliando cos� tutte le comunicazioni.
Molti (ma non tutti) dispositivi SCSI hanno dei terminatori interni che possono essere abilitati o disabilitati utilizzando jumper o interruttori. Sono anche disponibili dei terminatori esterni.
Un'ultima cosa da ricordare nei confronti di SCSI — esso non rappresenta solo una interfaccia standard per i dispositivi mass storage. Molti altri dispositivi (come gli scanner, le stampanti, ed i dispositivi di comunicazione) utilizzano SCSI. Anche se essi non sono molto numerosi dei dispositivi mass storage SCSI, � bene sapere della loro esistenza. � da tener presente che con l'avvento di USB e IEEE-1394 (spesso chiamati Firewire), queste interfacce verranno utilizzate pi� spesso per questi tipi di dispositivi.
| Suggerimento |
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| Le interfacce USB e IEEE-1394 si stanno facendo strada nel mondo dei dispositivi mass storage; tuttavia, non esistono dispositivi nativi mass storage di tipo USB o IEEE-1394. Sono invece molto diffusi al giorno d'oggi i dispositivi ATA o SCSI con circuito di conversione esterno. |
Non ha importanza quale interfaccia viene utilizzata dal dispositivo mass storage, le caratteristiche principali del dispositivo si basa sulla propria prestazione. Le seguenti sezioni affrontano i passi pi� importanti.