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Linuxtopia - CentOS Enterprise Linux Reference Guide - Parametri Ethernet
Molte network interface cards (NIC) basate su Ethernet, non necessitano di alcun parametro del modulo, per poter alterare le impostazioni. Al contrario, esse possono essere configurate utilizzando ethtool o mii-tool. Solo dopo che questi tool non hanno avuto esito positivo, allora sar� necessario modificare i suddetti parametri. � possibile visualizzare detti parametri, utilizzando il comando modinfo.
Nota Bene
Per informazioni sull'utilizzo di questi tool, consultate le pagine man di ethtool, mii-tool, e modinfo.
RTL8139, SMC EZ Card Fast Ethernet, schede RealTek che utilizzano chipset RTL8129, o RTL8139 Fast Ethernet
8139too.o
Intel Ether Express/100 driver
e100.o
e100_speed_duplex=X
Se X =
0 = autodetect speed and duplex
1 = 10Mbps, half duplex
2 = 10Mbps, full duplex
3 = 100Mbps, half duplex
4 = 100Mbps, full duplex
Intel EtherExpress/1000 Gigabit
e1000.o
Driver Intel i82557/i82558 PCI EtherExpressPro
eepro100.o
NatSemi DP83815 Fast Ethernet
natsemi.o
AMD PCnet32 e AMD PCnetPCI
pcnet32.o
SIS 900/701G PCI Fast Ethernet
sis900.o
ThunderLAN
tlan.o
Schede Digital 21x4x Tulip PCI Ethernet SMC EtherPower 10 PCI(8432T/8432BT) SMC EtherPower 10/100 PCI(9332DST) DEC EtherWorks 100/10 PCI(DE500-XA) DEC EtherWorks 10 PCI(DE450) DEC QSILVER's, Znyx 312 etherarray Allied Telesis LA100PCI-T Danpex EN-9400, Cogent EM110
tulip.o
io=porta_io
Schede Ethernet Fast VIA Rhine PCI con PCI VIA VT86c100A Rhine-II o 3043 Rhine-I D-Link DFE-930-TX 10/100
via-rhine.o
Tabella A-2. Parametri del modulo Ethernet
A.3.1. Utilizzo di schede Ethernet multiple
Potete utilizzare pi� schede Ethernet su una macchina. Per ogni scheda ci deve essere un alias e, possibilmente, delle righe options per ogni scheda in /etc/modules.conf. Consultate il capitolo Moduli del kernel nella Red Hat Enterprise Linux System Administration Guide per maggiori informazioni.
Red Hat Enterprise Linux permette agli amministratori di unire i NIC ad un canale unico usando il modulo del kernel bonding, e una interfaccia di rete speciale chiamata channel bonding interface. Il Channel bonding abilita due o pi� interfacce di rete ad agire come se fossero una, allo stesso tempo aumentando la larghezza della banda e fornendo una certa ridondanza.
Per eseguire un channel bond di interfacce di rete multiple, l'amministratore deve eseguire le seguenti fasi:
Aggiungere la seguente riga a /etc/modules.conf:
alias bond<N> bonding
Sostituire <N> con il numero dell'interfaccia, come ad esempio 0. Per ogni interfaccia channel bonding configurata, ci deve essere una entry corrispondente in /etc/modules.conf.
Configurare una interfaccia channel bonding come riportato nella Sezione 8.2.3.
Per aumentare le prestazioni, correggere le opzioni disponibili del modulo, per cercare la combinazione migliore. Prestate molta attenzione ai parametri miimon o arp_interval e arp_ip_target. Consultate la Sezione A.3.2.1 per un elenco di opzioni disponibili.
Dopo aver eseguito una prova, posizionare le opzioni preferite del modulo in /etc/modules.conf.
A.3.2.1. Direttive del modulo bonding
Prima di finalizzare le impostazioni per il modulo bonding, � consigliabile provare quale impostazione funziona meglio. Per fare questo, aprire un prompt della shell come utente root e digitare:
tail -f /var/log/messages
Aprire un altro prompt della shell e usare il comando /sbin/insmod per caricare il modulo bonding con parametri diversi, mentre osservate i messaggi di errore del kernel.
Il comando /sbin/insmod viene emesso nel seguente formato:
/sbin/insmod bond<N><parameter=value>
Sostituire <N> con il numero della interfaccia bonding. Sostituire <parameter=value> con un elenco separato da uno spazio di parametri desiderati per l'interfaccia.
Una volta accertato che non ci sono pi� errori e dopo aver verificato la prestazione dell'interfaccia bonding, aggiungere i parametri del modulo bonding appropriato su /etc/modules.conf.
Il seguente � un elenco dei parametri disponibili per il modulo bonding:
mode= — Specifica una delle quattro policy permesse al modulo bonding. I valori accettabili per questo parametro sono:
0 — Imposta una policy del tipo round-robin per il bilanciamento del carico e per il fault tolerance. Le trasmissioni vengono ricevute e inviate in modo sequenziale, su ogni interfaccia slave di tipo 'bonded', iniziando con la prima disponibile.
1 — Imposta una policy del tipo active-backup per il fault tolerance. Le trasmissioni vengono ricevute e inviate tramite la prima interfaccia slave di tipo 'bonded'. Un'altra interfaccia slave di tipo 'bonded' viene usata solo se la prima interfaccia non ha un esito sperato.
2 — Imposta una policy del tipo XOR (exclusive-or) per il bilanciamento del carico e di fault tolerance. Usando questo metodo l'interfaccia eguaglia l'indirizzo MAC della richiesta in entrata, con l'indirizzo MAC per uno dei NIC slave. Una volta stabilito questo collegamento, le trasmissioni vengono inviate in modo sequenziale iniziando con la prima interfaccia disponibile.
3 — Imposta una policy di trasmissione per il fault tolerance. Tutte le trasmissioni vengono inviate su tutte le interfacce di tipo slave.
4 — Imposta una policy del tipo IEEE 802.3ad dynamic link aggregation. Crea gruppi d'aggregazione che condividono la stessa velocit� e impostazioni duplex. Trasmette e riceve su tutte le interfacce slave nell'aggregator attivo. Necessita un interruttore compatibile con 802.3ad.
5 — Imposta una policy Transmit Load Balancing (TLB) per il fault tolerance e per il bilanciamento del carico. Il traffico in uscita viene distribuito a seconda del carico su ogni interfaccia slave. Il traffico in ingresso viene ricevuto dall'interfaccia slave corrente. Se lo slave ricevente fallisce, un altro al suo posto assume il controllo dell'indirizzo MAC.
6 — Imposta una policy Active Load Balancing (ALB)per il fault tolerance e per il bilanciamento del carico. Include la trasmissione e la ricezione del bilanciamento del carico per il traffico IPV4. La ricezione del bilanciamento del carico viene raggiunta grazie ad un ARP negotiation.
miimon= — Specifica (in millisecondi) la frequenza di controllo del link MII. Questo � utile se � richiesta una disponibilit� elevata in quanto MII viene usato per verificare che il NIC sia attivo. Per controllare che il driver per un NIC particolare supporta il tool MII, digitare il seguente comando come root:
ethtool <interface-name> | grep "Link detected:"
In questo comando, sostituire <interface-name> con il nome dell'interfaccia del dispositivo, come ad esempio eth0, non l'interfaccia bond. Se MII � supportato, il comando ritorna:
Link detected: yes
Se si usa una interfaccia di tipo 'bonded' per una maggiore disponibilit�, il modulo per ogni NIC deve supportare MII.
Impostando il valore su 0 (il default), si disabilita questa caratteristica. Quando si configura questa impostazione, un buon punto di partenza per questo parametro � 100.
downdelay= — Specifica (in millesecondi) quanto bisogna attendere dopo il fallimento del link prima di disabilitarlo. Il valore deve essere un multiplo di quello specificato nel parametro miimon. Il valore � impostato su 0 per default, il quale lo disabilita.
updelay= — Specifica (in millesecondi) quanto bisogna attendere prima di abilitare un link. Il valore deve essere un multiplo di quello specificato nel parametro miimon. Il valore � impostato su 0 per default, il quale lo disabilita.
arp_interval= — Specifica (in millisecondi) la frequenza di controllo ARP.
Se si usa questa impostazione quando siete in mode0 o 2 (le due modalit� di bilanciamento del carico) l'interruttore della rete deve essere configurato in modo da distribuire i pacchetti in modo uniforme attraverso i NIC. Per maggiori informazioni su come eseguire tale operazione, consultate /usr/share/doc/kernel-doc-<kernel-version>/Documentation/networking/bonding.txt.
Per default il valore � impostato su 0, il quale lo disabilita.
arp_ip_target= — Specifica l'indirizzo IP target delle richieste ARP quando il parametro arp_interval � abilitato. Si possono specificare fino a 16 indirizzi IP in un elenco separato da una virgola.
primary= — Specifica il nome dell'interfaccia, come ad esempio eth0, del dispositivo primario. Il dispositivo primary � il primo delle interfacce di tipo 'bonding' da usare, e non viene abbandonato fino a quando non presenta un errore. Questa impostazione � particolarmente utile quando un NIC nell'interfaccia 'bonding' � pi� veloce, e perci�, in grado di gestire un carico maggiore.
Questa impostazione � valida solo quando l'interfaccia 'bonding' � in modalit� active-backup. Per maggiori informazioni consultate /usr/share/doc/kernel-doc-<kernel-version>/Documentation/networking/bonding.txt.
multicast= — Specifica un valore intero per il supporto multicast desiderato.
Valori accettabili per questo parametro sono:
0 — Disabilita il supporto multicast.
1 — Abilita il supporto multicast, ma solo sullo slave attivo.
2 — Abilita il supporto multicast su tutti gli slave (il default).
Importante
� importante che i parametri arp_interval earp_ip_target o miimon siano specificati. In caso contrario si pu� verificare una degradazione delle prestazioni della rete in caso di presenza di un errore del link.